Società Bocciofila Alpina

Data di fondazione: 1969

A Barcon, furono scritte pagine importanti del gioco delle bocce.

Tre campi sorgevano all’osteria «All’Alpino» già sul finire degli anni Cinquanta e l’incommensurabile passione portò, nel 1969, alla fondazione della Società Bocciofila Alpina. Tra i vari fautori anche il gestore del locale, Angelo Gazzola. La società s’iscrisse alla Federazione italiana bocce riconosciuta dal CONI. Primo presidente fu Giacomo Occhial e sin dai primi anni Settanta i soci parteciparono con entusiasmo a gare e tornei in tutto il Veneto, riscuotendo parecchi successi.

Nel 1972 il primo cambio di guardia al vertice: Livio Perin assume la carica di presidente che conserverà fino al 1992. Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, l’Alpina consolida la propria posizione di primaria importanza in tutta la provincia, mietendo svariati successi en campo regionale. Tra i soci, si misero in luce Livio Perin, Antonio Innocente, Tiziano Quaggiotto, Egidio Soligo, Duilio Soligo, Egidio Piva, Vittorio Romano, Gabriele Lucato, Giuseppe Fantin, Danilo Gazzola, Gianni Bertuola, Giorgio Cinello, Valeriano Conte, Renzo Gallina, Livio Gallina, Gianni Soligo, Romeo Meneghetti.

Inoltre, nei primi anni Ottanta, altri soci portarono il loro contributo in termini di vittorie. Da ricordare Luciano Cavarzan, Maurizio Innocente, Loris Innocente, Diego Innocente, Walter Innocente, Roberto Mazzocato, Ivano Piva, Andrea Perin, Luca Gazzola, Lidio Morandin, PerLuigi Pozzobon, Flavio Mardegan.

La società raggiunse un primo apice nel 1973 quando Livio Gallina, nella categoria Allievi, si classificò secondo, dietro il rappresentante del comitato di Milano, ai campionati italiani svoltisi a Roma e nel 1975 allorché Livio Perin si laureò vice campione d’Italia agli assoluti di Teramo, perdendo la finalissima contro un rappresentante di Roma. Entrambe le finali, altamente spettacolari, si conclusero con l’identico punteggio a sfavore: 13-15. L’Alpina continuò poi a conquistare successi a ripetizione in competizioni nazionali, campionati regionali e provinciali, come documentano gli archivi sociali.

Gli anni Novanta furono caratterizzati da ulteriori successi nel settore giovanile grazie soprattutto a Clara Perin, Louis De Marchi e Raffaele Piva. Nel 1992 assunse la carica di presidente Walter Innocente seguito, dopo due anni, da Danilo Gazzola. I svolsero con impegno la mansione, i successi non mancarono, ma si dovette fare i conti con un calo del numero dei soci, molti approdati ad altre società, e la vertiginosa crescita dei costi di gestione.

Così il consiglio direttivo decise di optare per una fusione con la Società Azzurra di Caerano San Marco. Nacque così l’AzzurAlpina che esiste ancor oggi ed ha sede sempre a Caerano mentre i vecchi soci dell’Alpina optarono per altri lidi della zona di Castelfranco. Nel 1998, a Reggio Emilia, Luciano Cavarzan e Duilio Soligo con i colori dell’AzzurraAlpina si laurearono vice campioni italiani a coppie.

Infine non si può non ricordare la figura di Clara Perin. Ancora in forza, assieme al fratello Andrea e al papà Livio, alla società Fracarro di Spineda, è un punto fisso della nazionale Italiana femminile e negli anni 2000 e 2001 si laureò campionessa d’Europa, vincendo numerose competizioni nazionali e regionali.

Fonte: Cinquant’anni di Sport a Vedelago, a cura di Giorgio Volpato e Piergiorgio Zavarise.
Comune di Vedelago, Assessorato allo Sport – Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura.
Vedelago 2004

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